Noto ormai ai lettori italiani, il poema di Gibran Kahlil torna in questa edizione speciale per ipovedenti in una nuova traduzione volutamente concentrata sul ritmo musicale del canto del Profeta, una traduzione concepita non per l’intima lettura, così spesso solitaria e distratta, ma per la declamazione corale, l’ascolto silenzioso che i monaci riservano, in un refettorio silenzioso, alle scritture antiche.