Giochiamoci è il progetto dell’Associazione “Autismo è” di Mozzo che si prefigge di insegnare a bambini e ragazzi con sindrome dello Spettro Autistico le abilità sociali attraverso il gioco.
“Non si parla affatto solo di giocare o di un laboratorio – spiega Silvana Salvi, dell’Associazione “Autismo è” – ma di imparare ad usare una regola, a rispettare l’attesa, il contatto fisico, la verbalizzazione”. Per fare ciò “bisogna lavorare di fantasia” passando dai giochi in scatola ad altri più complicati e strutturati pensati dagli operatori stessi per “lavorare sotto profilo dell’immagine invece che in forma verbale” ribadisce Silvana Salvi. “Alcuni di questi ragazzi non leggono le mimiche facciali, per esempio, non guardano negli occhi, altri sono dotati di iper udito. Bisogna insegnare loro delle strategie per vivere e relazionarsi con il mondo dei neurotipici”.
Lo spazio gioco è strutturato in un ambiente dedicato e a misura, atto a favorire la facoltà della completa autonomia degli spazi.
Attraverso il gioco si lavora sull’attesa, sul saper aspettare il proprio turno, modulazione del comportamento, riconoscimento e accettazione del bisogno dell’altro.
I giochi sono condotti da educatori esperti in ambito dello Spettro Autistico formate con la supervisione della Dott.ssa Enza Crivelli.
L’associazione “Autismo è”, attraverso l’utilizzo di laboratori specificatamente organizzati e coordinati, che vanno dall’escursionismo in montagna, al progetto Bowling, a numerosi altri progetti, offre attività a bambini, adolescenti, giovani e giovani adulti con disturbi dello spettro autistico, ponendo le persone al centro del quadro, considerando ogni soggetto nella sua unicità e peculiarità, con le proprie esigenze, le proprie caratteristiche e le proprie potenzialità.
L’Associazione “Autismo è” organizza inoltre incontri di formazione e convegni con lo scopo di diffondere, divulgare, informare, promuovere la conoscenza scientifica e l’aggiornamento sulle problematiche inerenti le condizioni dell’Autismo.