Quanto influisce la tipografia sulla nostra capacità di leggere e comprendere un testo?
Una domanda semplice che nasconde un mondo di complessità.
Cosa significa rendere un testo graficamente accessibile a tutti e tutte? Cosa si può fare?
La scrittura e la lettura sono da sempre pilastri fondamentali della società moderna, ma non sono accessibili a tutti e tutte allo stesso modo. Migliorare l’accessibilità della lettura è una sfida che passa anche attraverso la tipografia, il cui impatto sulla comprensione del testo è da tempo oggetto di studio.
La scelta di un font particolare può cambiare notevolmente l’esperienza del lettore o della lettrice.
Il libro L’Alta Leggibilità (non) esiste? di Luciano Perondi esplora il rapporto tra tipografia e lettura, analizzando come scelte tipografiche possano influenzare in meglio o in peggio l’esperienza del lettore o della lettrice. Le scoperte scientifiche in questo campo, però, non offrono risposte definitive: sebbene alcune modifiche tipografiche possano portare a miglioramenti tangibili, non esistono soluzioni universali o regole infallibili. Per ogni certezza acquisita, emergono nuovi interrogativi.
Ed è proprio in questa incertezza che risiede il fascino del tema. L’indagine sulla tipografia diventa un viaggio stimolante, capace di rivelare la complessità della lettura e di aprire nuove prospettive su una pratica quotidiana che spesso diamo per scontata.
La scrittura e la lettura non sono accessibili a tutti e tutte allo stesso modo, ma qualcosa in merito si può fare.
L’Alta Leggibilità (non) esiste? di Luciano Perondi è disponibile al prestito nel catalogo di Rete Bibliotecaria Bergamasca.
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