L’Italia è il primo paese in cui l’applicazione dell’European Accessibility Act è già avviata: sono più di 26.000 i libri digitali accessibili presenti a oggi nel catalogo di Fondazione LIA.
È però necessario che l’adeguamento sia totale entro il 2025, anno entro cui tutta la filiera editoriale Ue e dovrà essere accessibile.
Di cosa si tratta?
L’European Accessibility Act è una direttiva europea che entrerà in vigore nel 2025 e prevede che tutta la filiera editoriale europea dovrà essere accessibile. Accessibile significa che i libri digitali, prima di tutto, ma anche le piattaforme e i siti web che li commercializzano, dovranno essere realizzati secondo delle specifiche internazionali che li renderanno pienamente consultabili anche dalle persone con disabilità visive o con difficoltà di lettura (come i dislessici).
Si stima che, in tutta Europa, le persone che beneficeranno di questa nuova legge siano più di 80 milioni.
Quali sono i prossimi step?
Fondazione Lia si impegna da sempre ad aiutare gli editori a creare libri digitali accessibili, ovvero ebook realizzati in base ad alcuni requisiti – che fanno riferimento a standard aperti e interoperabili definiti a livello internazionale – che permettono a chi li legge con la sintesi vocale del proprio device o attraverso un display braille (una tastiera che trasforma il testo in braille digitale) di riconoscere tutte le sue parti e di navigarlo in autonomia.
Sono ben 42 i criteri che Fondazione LIA utilizza per verificare e certificare l’accessibilità degli ebook degli editori che collaborano con lei e che si basano su quanto definito a livello internazionale per gli standard di accessibilità.
Uno degli obiettivi principali della Fondazione è quello di diffondere la cultura dell’accessibilità, supportando gli editori con consulenze e corsi di formazione finalizzati a fornire le giuste competenze a tutti gli attori della filiera editoriale con lo scopo di produrre contenuti, siti web e piattaforme accessibili in autonomia.
Fondazione LIA opera anche a livello internazionale: fa parte dei working group che si occupano di accessibilità nelle principali organizzazioni che definiscono e manutengono gli standard, come il W3C, il Daisy Consortium, ISO e l’EDRLab. Nel 2020 ha avviato una serie di collaborazioni l’associazione degli editori tedeschi, il Boersenverein e con il German Centre for Accessible Reading, con il Keio Research Institute at SFC, un importante centro di ricerca e innovazione giapponese e con l’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione (ISTI) “A. Faedo” del CNR di Pisa
di Cristina Mussinelli, segretario generale della Fondazione LIA
Una bacheca di tool per l’accessibilità
Sul sito della Fondazione è disponibile una pagina di aggregazione e condivisione degli strumenti che forniscono un aiuto concreto in diversi aspetti che toccano l’accessibilità finale di un file. TOOL PER L’ACCESSIBILITÀ
Fonte: Agenda Digitale