Torna Il Grande Sentiero. Oltre 15 appuntamenti per raccontare imprese alpinistiche, viaggi, sfide, libertà e relazioni “diverse” con l’ambiente: dall’arrampicata alla bicicletta, dalle tundre siberiane ai fiumi, dalla Palestina al Pakistan. Una rassegna per conoscere altri mondi, per avvicinare altre culture, per immaginare il futuro del nostro pianeta.
Ospiti, proiezioni, libri, musica dal vivo, una mostra, una pedalata in notturna e molto altro ancora, tra Bergamo e Nembro, fino all’8 dicembre.
Tra gli appuntamenti segnaliamo:
Montagna senza frontiere. Dove le diversità diventano punti d’incontro (5 Dicembre)
Incontro con Giuliano Mancini e Heros Marai del Team3Gambe
Heros e Giuliano si conoscono nel 2014 ai piedi del Vallone Osanna, salendo verso il rifugio Telegrafo sul monte Baldo. Uniti da una storia comune – entrambi hanno perso una gamba in seguito a un incidente – tra mille difficoltà e diverse peripezie hanno a praticare vari sport tra cui atletica, tennis, mezzo fondo, triathlon e la montagna con snowboard, vertical e trail running.
Nel 2017 sempre sul Monte Baldo, in occasione della Telegrafada 2017 (vertical a squadre) fondano con Moreno Pesce il Team3gambe.
Gioco di equilibrio (8 dicembre)
Incontro con Andy Holzer
Andy Holzer non riesce a vedere le montagne perché è cieco dalla nascita. Eppure questo alpinista estremo può cogliere tutto del paesaggio che lo circonda perché i suoi sensi – l’udito, l’olfatto, il tatto e il gusto – gli forniscono informazioni sufficienti per assemblare una precisa immagine del mondo, come ha dimostrato nelle sue spedizioni sulle vette più alte della terra.
Proiezione del film “L’alpinista cieco” di Juliane Möcklinghoff
«In montagna, sono sempre consapevole di quanto alti o piccoli siamo. Se comprendiamo di non saperlo, abbiamo capito molto». Dichiarazione di Andy Holzer, che la regista Juliane Möcklinghoff ha deciso di approfondire seguendolo dalle sue montagne fino all’Everest, chiedendosi sempre perché un alpinista cieco cerca la libertà nelle montagne.